domenica 26 marzo 2017

Il respiro del Pater

In un suo scritto, come si è visto (http://zenvadoligure.blogspot.it/2017/03/la-psicologia-analitica-e-loriente-carl.html), C.G. Jung ha affermato che lo stesso scopo della pratica orientale dello yoga è perseguito in Occidente, anche se a particolari condizioni, dagli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola (XVI sec.).

A tale proposito riproduciamo qui di seguito due passi, brevi ma significativi, dell’opera del fondatore della Compagnia di Gesù, nei quali vengono indicate due modalità di preghiera, con precise indicazioni sulla postura del corpo, sulla respirazione e sulla corretta attitudine della mente nel corso della pratica.

Il testo è tratto da:

Ignacio de Loyola, Esercizi spirituali, trad. di G. Giudici, Ed. Mondadori, pag. 96 e segg.

§ 2522° modo di pregare – Il secondo modo di pregare è che, in ginocchio o da seduto, a seconda di come più si trovi disposto e della maggior devozione che l’accompagni, tenendo gli occhi chiusi o fissi su un punto senza andar con essi vagando, uno dica Pater, e resti a meditare su questa parola per tutto il tempo che riuscirà a trovare significati, confronti, diletti e consolazione nelle meditazioni a tale parola pertinenti, e nella stessa maniera faccia per ciascuna parola del Pater noster o di qualunque altra preghiera che in questa maniera volesse pregare.


§ 2583° modo di pregare – Il terzo modo di pregare è che ad ogni anelito o respiro si deve pregare mentalmente dicendo una parola del Pater noster o di altra preghiera che si reciti, in maniera che soltanto una parola sia detta fra un anelito e l’altro, e intanto che duri l’intervallo fra un anelito e l’altro, si pensi principalmente al significato di tale parola, o alla persona cui la preghiera è diretta, o alla propria bassezza, o alla differenza fra una così grande altezza e questa bassezza nostra; e con la medesima forma e regola si procederà per le altre parole del Pater noster; e per le altre preghiere, vale a dire: Ave Maria, Anima Christi, Credo e Salve Regina, si farà come al solito.

Ignazio di Loyola