lunedì 26 novembre 2012

Compassion is the Root of Religion


   Ancor prima che il Risvegliato, spinto dalla compassione, scegliesse di insegnare agli uomini la Via che conduce alla liberazione dalla sofferenza, fu una ragazza del villaggio di Uruvela, di nome Sujata, a provare la medesima compassione per Siddhartha, il futuro Buddha, vedendolo svenuto, debilitato dalle privazione alle quali si era sottoposto durante i lunghi digiuni nella foresta.
   Racconta Thich Nhat Hahnh che Siddhartha "era privo di sensi da qualche tempo quando passò una ragazza che veniva dal villaggio. La tredicenne Sujata era stata mandata dalla mamma a offrire congee, dolci e semi di loto alle divinità della foresta. Vedendo il monaco svenuto in mezzo alla strada, che quasi non respirava, si inginocchiò e gli introdusse una ciotola di latte tra le labbra. Sapeva che era un asceta debilitato dalle privazioni". 
In quello stesso giorno, Siddhartha rafforzò la decisione di abbandonare le mortificazioni e di meditare nella foresta, fino al Risveglio.


Sujata, oggi.
Domani?




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