mercoledì 22 maggio 2013

VESAK IN ITALIA: 25-26 MAGGIO 2013

L’art. 24 dell’Intesa recentemente siglata tra lo Stato e l’UBI (Unione Buddhista Italiana) ha previsto che nell’ultimo fine settimana del mese di Maggio di ogni anno venga celebrato anche in Italia il VESAK, unica festività buddhista ufficialmente riconosciuta dallo Stato (si veda il sito web dell'UBI alla pagina http://www.vesak.it/vesak13.htm).

Quest’anno il Vesak sarà celebrato sabato 25 e domenica 26, data nella quale si verifica il plenilunio di Maggio.

Infatti, mentre secondo il calendario solare le date delle festività sono fisse (es. il Natale, Capodanno, San Giovanni Battista ecc.), per il “calendario buddhista”, che è lunare, i giorni festivi sono mobili, essendo appunto legati alle fasi lunari (come la Pasqua per i Cristiani).


Per il buddhismo, come pure nelle tradizioni hindu, i giorni di luna piena e di luna nuova sono “sacri”, nel senso che sono particolarmente propizi per la pratica spirituale. 

Il VESAK (Vesakha, o Vaisakha, è il nome del mese lunare di Aprile-Maggio) è la ricorrenza più importante per il mondo buddhista, in quanto si celebrano in quel giorno, contemporaneamente, la Nascita, il Risveglio e il Parinirvana (entrata nel Nirvana Ultimo, quindi la morte) del Buddha Shakyamuni. 



Cerimonia per il Buddha bambino

A seconda delle diverse tradizioni, anche altre date ricordano i momenti fondamentali della vita del Buddha: per il Mahayana la festa dell’Illuminazione cade a fine Dicembre (l’8 Dicembre per lo Zen) o ai primi di Gennaio. Per il Theravada il capodanno è in Aprile, e a Giugno la ricorrenza del primo insegnamento del Buddha (a Sarnath, presso Varanasi). Per i Tibetani, è importante tutto il quarto mese (Saka Dawa), durante il quale ogni energia virtuosa generata si incrementa di un milione di volte. Come si vede, in generale il periodo Maggio-Giugno è, secondo tutte le tradizioni buddhiste, molto favorevole per la pratica spirituale. 

In effetti, è questo il vero senso delle festività religiose (non solo buddhiste, diremmo), anche se tale significato si sta rapidamente affievolendo, sostituito dagli aspetti più ludici e commerciali, soprattutto nei Paesi più “avanzati”.


Ma al di là di questi aspetti superficiali, poveri di significato autentico, come pure al di là del folklore, il Vesak si propone anche in Italia come un momento di incontro tra praticanti, e tra i praticanti e l’intera società, come un’occasione di preghiera e di pratica comune, nonché di condivisione della gioia per aver avuto la grande occasione di incontrare la Via e di percorrerla per il beneficio di tutti. 

Quindi, a tutti, a coloro che praticano una Via spirituale e a coloro che non la praticano, Buon Vesak 2013.




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