Così ho sentito. In una certa
occasione, il Beato soggiornava a Savatthi, nel boschetto di Jeta, al monastero
di Anathapindika. In quella occasione il Ven. Sangamaji era giunto a Savatthi
per rendere visita al Beato.
Ora, la vecchia moglie del Ven. Sangamaji seppe che costui era giunto a Savatthi, così prese suo figlio con lei e si recò a Jetavana. In quella circostanza il Ven. Sangamaji sedeva ai piedi di un albero per riposare. Ora la vecchia moglie si recò dove lui dimorava, e avvicinatosi, disse: “Questo, o Samana, è tuo figlio, nutrilo.”
Ora, la vecchia moglie del Ven. Sangamaji seppe che costui era giunto a Savatthi, così prese suo figlio con lei e si recò a Jetavana. In quella circostanza il Ven. Sangamaji sedeva ai piedi di un albero per riposare. Ora la vecchia moglie si recò dove lui dimorava, e avvicinatosi, disse: “Questo, o Samana, è tuo figlio, nutrilo.”
Dette queste parole, il Ven.
Sangamaji rimase in silenzio. Una seconda ed una terza volta lei disse:
“Questo, o Samana, è tuo figlio, nutrilo.” Ancora, dopo queste parole, il Ven.
Sangamaji rimase in silenzio. Allora la vecchia moglie lasciò il bambino
accanto al Ven. Sangamaji e se ne andò dicendo: “Questo, o Samana, è tuo
figlio, nutrilo.” Il Ven. Sangamaji non profferì parola né guardò il bambino.
Quindi, la vecchia moglie, poco lontana, vedendo che il Ven. Sangamaji non
aveva né parlato né guardato il bambino, pensò: “Questo Samana non si prende
cura del proprio figlio.”, perciò tornò indietro, prese il bambino e se ne
andò.
Il Beato, mediante l’occhio divino, puro e sovrumano, osservò questa agitazione della vecchia moglie del Ven. Sangamaji.
Il Beato, mediante l’occhio divino, puro e sovrumano, osservò questa agitazione della vecchia moglie del Ven. Sangamaji.
Allora il Beato, in quella occasione,
declamò questi solenni versi ispirati:
“Egli non gioisce al suo arrivo, né
si dispera alla sua partenza.
Questo Sangamaji, senza nessun attaccamento, lo definisco come un vero bramano.”
Questo Sangamaji, senza nessun attaccamento, lo definisco come un vero bramano.”
(https://www.canonepali.net/2015/06/udana-1-8-sangamaji-sutta-il-ven-sangamaji/)
Mentre egli [Gesù] parlava ancora alla folla, sua madre e i
suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli. Qualcuno gli
disse: “Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti”. Ed
egli, rispondendo a chi lo informava, disse: “Chi è mia madre e chi sono i miei
fratelli?”. Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: “Ecco mia
madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che
è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre”.
(Matteo 12,46-50)
Accettare?
Interpretare?
Contestualizzare?
Storicizzare?
Relativizzare?
Abbandonare?